Apri gli occhi e ti svegli più riposato di quanto avresti dovuto essere…
Appena qualche secondo e lo realizzi:
non è suonata la sveglia!
Ti alzi di corsa, ti butti sotto la doccia; ti asciughi in tutta fretta e ti metti addosso le prime cose che peschi nell’armadio.
Esci senza fare colazione, non c’è abbastanza tempo.
Ti metti alla guida e ti rendi conto che arriverai sicuramente in ritardo a lavoro!
Che disastro, non ci voleva proprio.
Sei indeciso se avvisare o meno, pensi che se forse correrai un po’ potrai farcela…
Semaforo rosso: sei obbligato a fermarti.
Diventa verde, ingrani la marcia ma l’automobile davanti a te non dà nessun segno di vita, anzi, dalla luce degli stop comprendi che chi la sta guidando non ha nemmeno alzato il piede dal freno.
Perdi il controllo e suoni il clacson come ai mondiali del 2006.
L’uomo ti guarda dallo specchietto retrovisore e, innervosito, ti fa dei gestacci per mandarti a quel paese a causa della tua strombazzata.
Quante volte hai vissuto situazioni del genere?
Magari non necessariamente in automobile, ma probabilmente in moltissime circostanze degli eventi inaspettati hanno fatto andare nel pallone le tue emozioni, la tua razionalità e tutto te stesso.
È davvero possibile avere una buona gestione delle criticità e reagire in modo costruttivo?
Sì, lo è.
Grazie all’intelligenza emotiva.
Vediamo in che senso.
Cos’è l’Intelligenza Emotiva
Importanza della Gestione delle Criticità
Strategia 1: Riconoscimento delle Emozioni